Potresti chiedere la Copia del Foglio Matricolare di quell’uomo all’Archivio di Stato e vedere il Reparto e la data di rientro e poi facci sapere. certo stenos...mica la colpa fu tutta di una sola persona....ma se questa persona fu ingannata e continuo' per anni a farsi ingannare coscientemente o incoscientemente...allora non era degna della fiducia che gli italiani avevano riposto in lui. Nello stesso diario, più tardi, l’autore non ha più grandi certezze. Maurizio. E' LA VERITA' MIO PADRE HA VISTO RITORNARE SOLTANTO 2 SUOI COMMILITONI A TORINO. Per scrivere al blog Lettere, fotografie e memorie di decine di dispersi, prigionieri o sopravvissuti alla ritirata di Russia. Una pellicola sull’epopea in Russia dei nostri soldati italiani. Documentario del 1942 Si legge poco, ma è chiara la data di nascita: «lasse 1922». Di 229.000 soldati italiani inviati in Russia, 29.690 furono rimpatriati perché feriti o congelati. Addio. I SOLDATI ITALIANI PRIGIONIERI IN URSS NEL 1941-43 di Alberto Rosselli -----A partire dalla prima metà degli anni Trenta i campi di concentramento (gulag) sovietici situati nelle remote e desolate steppe asiatiche del Kazakistan hanno accolto migliaia di deportati russi, ma anche appartenenti ad altre nazionalità e etnie. A ricordare i soldati italiani morti, con … Così morivano i prigionieri italiani dei sovietici, di stenti o di assideramento» racconta Guido Aviani Fulvio direttore del Museo della campagna di Russia in Friuli-Venezia Giulia. Appunto. Ivakin, uno dei russi che ha scavato da giugno, scrive in rete che «negli anni Sessanta erano già venuti alla luce dei teschi durante la lavorazione dei campi» ma tutto fu ricoperto e censurato. Una delle fosse si apre nella boscaglia, ma poi sembra espandersi su un erboso campo aperto. LORENZOVAN E' TUTTO VERO SCARPE DI CARTONE, MA CHI LI HA FATTE E CHI IL CORRUTTORE? Certo lorenzovan, ma il mandante e' morto da settantanni, i complici peggio di lui hanno imperversato per l'italia fino a ieri, ormai dovrebbero essere tutti sepolti. La prova è una piastrina consunta dal tempo di uno dei nostri dispersi in Russia recuperata dal Giornale. ... del ritorno in patria degli italiani dalla Russia 39. QUANTI RAGAZZI VOTANO SEL? In quel periodo i russi asserivano, mentendo, di non trattenere più prigionieri italiani”. Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Facebook. 0 valutazioni Il 0% ha trovato utile questo documento (0 voti) 12 visualizzazioni. 1 pagina. Gli italiani potevano contare su 230 mila uomini con 55 carri armati leggeri e 1.600 cannoni; di fronte una massa di 425 mila soldati, quasi 1.200 carri armati, ben cinque mila tra cannoni e … Il titolo – I prigionieri italiani in Russia (ed. In questo libro venticinque testimonianze di coloro che sono partiti per l’inferno del Don. Ma chi sono questi italiani scomparsi nel nulla? La cifra forse è esagerata, ma durante la disfatta di Russia furono uccisi in combattimento 20mila soldati italiani e ben 70mila morirono in prigionia e durante le famigerate marce del davai. scaccia scusi ma non ho mai molto tempo libero, comunque l’argomento mi piace molto ho letto i libri di nuto revelli ,il sacrificio della julia di carlo vicentini, anche perche’ un cugino di mio nonno che si chiamava perlo sergio è disperso russia con la julia era con il btg. Meglio note come marce della morte per raggiungere nella morsa del gelo e senza cibo i campi di concentramento. Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Google. Nei giorni scorsi, sono rientrate in Italia le salme di cento soldati italiani caduti in Russia durante la Seconda Guerra Mondiale, molti dei quali non identificati. E’ il 22 giugno del 1941 quando i soldati tedeschi avanzano distruggendo le postazioni sovietiche. Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso: Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. SONO MOLTI, aleramo...sei un pappagalletto e pure poco intelligente, a tutti...purtroppo ci sono molti ottusi che ad ogni critica vedono il comunista...io voto in olanda alle politiche VVD e in portogallo alle amministrative psd...tradotto in italia...destra moderata. Una cosa è certa: sia la prima volta che sono stato nella valle del Don che la seconda ho raccolto molte testimonianze che parlavano degli “italiani”. buonarsera sig. La zona delle fosse era stata venduta per edificare villette, ma il comune di Kirov è intervenuto in luglio per risolvere il problema e iniziare le esumazioni vere e proprie. PENSAVATE ALLA PARTENZA E ALLE VOSTRE FAMIGLIA, MA SIETE MORTI NON DA VILI. E questa una notizia tremenda, che però sentiamo di poter dare con perfetta coscienza, perchè tutti gli elementi in nostro possesso ci confermano questa asserzione: pur non potendo assolutamente escludere che in Russia vi sia ancora qualche italiano vivo, disperso o confuso fra prigionieri di altra nazionalità, si deve ritenere che i nostri Fratelli non rimpatriati siano tutti deceduti, vittime innocenti di una guerra e di un nemico implacabile”. «Nei bunker le guardie russe non entrano più, tanti sono i morti. Dei rimanenti, i superstiti furono solo 114.485. Adesso sorride, confessa: “Mica sono la sola, ci sono altre due figlie di italiani qui nel paese. Non moltissimi, ma neppure pochi. Il totale delle perdite ammonto` a 74.800 uomini. Ed è il dubbio. CHI COMPRA IL MANIFESTO O L'EX PCI UNITA'? Mi somigliano tutti, beh da queste parti scorre molto sangue italiano…” Nina non è bella, ha i baffi addirittura ma non ci permettiamo battute. io ho avuto la fortuna di conoscerne uno il grande scultore triestino Spagnoli lui anni fa mi raccontò lasua storia Si e salvato grazie ad una ragazza partigiana russa che lo ha tenuto nascosto!! Bisogna dar certamente credito a un testimone diretto. E dalla terra nella Russia europea sono tornati alla luce i drammi della seconda guerra mondiale. saluti M. PERLO, neppure io ne ho mai sentito parlare, so che esiste una località che si chiama NIKITA, una grande città, sulle rive del mar Baltico dove sfocia il fiume Don…. «I cadaveri venivano buttati denudati nelle fosse comuni come quelle di Kirov - spiega l'esperto -. La colpa è di alcuni, la sofferenza è stata di moltissimi, da entrambe le parti. 31 Vedi P. Marchesoni, L’archivio della marchesa Gemma Gonzaga, in «Bollettino del Museo trentino del Risor- gimento», anno 1989, n. 1, pp. Lunedì prossimo il rappresentante di Onor Caduti si sentirà con un'equivalente struttura militare a Kirov per portare avanti le ricerche. Alla sera il vecchio non si presenta, facendo perdere sue le tracce. Mi fido di più delle “impressioni” dei russi: nella valle del Don sono tutti villaggi e si sa tutto di tutti. Più probabilmente di uomini sull’orlo della morte salvati dall’amore di qualche contadina e magari anche di antifascisti che temevano il ritorno in patria oppure ‘rieducati’ scientificamente da funzionari comunisti. C’è anche un gruppo Facebook adesso sull’Armir (con 4640 membri). il Mulino, pp. In un altro capitolo ho già parlato dei figli di italiani. Dall'ambasciata italiana a Mosca confermano, che se ne sta occupando l'addetto militare. MIO PADRE PENSAVA SEMPRE A VOI. 10 Luglio 2018 11 Agosto 2018 GDS Csir, soldati italiani in Russia. Che scopriamo a Filonovo. Forse ormai è morto davvero, di vecchiaia. «L'area dei resti misura 500 metri di lunghezza e 100 di larghezza lungo la ferrovia. In ogni caso, perchè è cosi terribile conoscere la verità? Quei prigionieri che erano stati prima alle dipendenze di reparti militari russi, o che si erano potuti nascondere, presso compiacenti famiglie di contadini, dovettero inesorabilmente venir accompagnati ai campi. Senz’altro qualche scappatella qualche soldato l’ha fatta durante la campagna, e ne sono rimaste le conseguenze tangibili; ma questo è tutt’altra cosa rispetto al dire che dei soldati italiani siano rimasti da soli in Russia e lì si siano rifatti una vita in incognito. «Ci occupiamo soprattutto di prima guerra mondiale, ma abbiamo molto contatti nell'Est Europa - spiega Simonit -. In conclusione, il film “i girasoli, secondo me è una gran fesseria, si da il caso che io qualcuno ne ho trovato….per esempio Arturo Campalto di Vicenza celebrato nel monumento ai caduti del suo paese che…fa il camionista a Kiev. I soldati del CSIR, così venne chiamato il contingente, arrivarono in Russia a metà luglio 1941. Almeno due”. Chi è tornato non sempre lo sa, oltretutto. Per riconoscere oggi le ossa dei soldati italiani restano solo le stellette, le piastrine, che sono indistruttibili, o qualche elemento dell'uniforme, se non veniva portata via dai carcerieri o dai compagni di prigionia». Se era stato Prigioniero in effetti tornarono nel 1945 e pochissimi altri ma erano quasi tutti Ufficiali negli anni seguenti. “Nient’altro. Gli italiani in Russia (1941-1943) “Nessuno dimenticherà, nessuno potrà dimenticare: né oggi né mai” Gabriele Gherardini La terribile e nello stesso tempo complessa vicenda degli italiani in Russia ha un inizio preciso. E poi perchè non si sono fatti vivi in cinquant’anni? +390647355138, +390647355135, +390647355137, 115533 Moscow Probabilmente per alcuni è andata cosi’,le donne russe erano molto attratte dai nostri soldati, ma penso che siano stati molto pochi coloro che decidettero di rimanere in russia volontariamente, ognuno è libero di pensarla come gli pare, poi ci sono le testimonianze dirette, del resto anche gli italiani (tutti molto giovani) erano attratti dalle donne russe senza considerare i drammatici disagi della guerra Era ricercato dai Tedeschi, dai Russi e dagli Italiani! Io resto qui con altri amici in questa terra. Con obiettività e chiarezza scrissi quanto avevo visto e saputo durante il mio viaggio, ma i nostri governanti non poterono efficacemente intervenire. L’IMPEGNO IN NORD AFRICA Nel Nord Africa segue per numero di uomini la missione in Egitto che prevede un impegno massimo di … Fra i resti sono state recuperate delle medagliette di santi appartenute ai soldati italiani prigionieri. Mia madre non si è mai sposata e mi ha messo il cognome del fratello, mio zio”. pinoscaccia@gmail.com, Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra Tanti grandi amori, come quello tra Liubov e Remigio, ma anche qualche amore brevissimo. Anche quest’anno , il Gruppo Alpini di Filattiera ha commemorato la battaglia di Nikolajewka, svoltasi in Russia 78 anni fa. il film italiano I GiRASOLI e storia vera Ma con un po di fantasia per la realizzazione del film Soldati italiani dell’esercito austro-ungarico nei lager della Russia (1914- 1918), Mursia, Milano 1997. Gli ungheresi ci hanno informato della scoperta». ( Chiudi sessione /  Nelle sacche provocate dal crollo dell'armata germanica è finito mezzo milione di uomini. Fu una disastrosa campagna quella che gli italiani affrontarono durante la Seconda Guerra Mondiale cercando di invadere la Russia. “Ho due figli, Nicolaj e Liubov. Redazione Aprile 25, 2020. mi fermo e mi guardava fisso negli occhi poteva aver su i i 80 anni forse piu !,traditori hanno pensato bene di aggregarci a un altra schiavitù (peggio) quella finanziaria meticcia INREVERSIBILE,UE-Euro una copia conforme solito REGIME, solita schiavitù,ma udite,udite a pagamento, cioè nell'UE paghiamo noi per fare gli schiavi,....2)Segue..... @lorenzovan - mi dispiace per il suo papà, ha pagato un durissimo prezzo. E' vero Mussolini li ha mandati. E tanti non sono mai tornati a casa. Prima considerazione: tutti i libri sono stati scritti dai reduci. C’era la guerra, una situazione drammatica. Nicolaj mi ha regalato due nipotini. Nel mio paese in Sicilia, fino a pochi anni fa è vissuto un uomo ritornato dalla Russia o Ucraina molti anni dopo la fine della guerra. Insomma, è destinato a rimanere uno dei tanti misteri di quella tragica campagna. «Prima li trascinavano a piedi nella neve per centinaia di chilometri. Arturo Campalto in Italia è considerato ufficialmente disperso. buongiono sig. Uno strano destino per la figlia di un italiano essere uccisa da una mina italiana. Come si fa stabilire quanti non sono tornati perchè morti oppure per altri motivi? “Reclutavano mercenari per la guerra in Ucraina”. Quasi 75 anni dopo, a 800 chilometri da Mosca, potrebbero tornare alla luce nuovi resti dell'esercito perduto nel calvario della prigionia in Russia. L’ARMIR, spazzato via dalle armate sovietiche, si ritira in gran parte disordinatamente attraverso la steppa congelata. In fondo al paese c’è una casa dipinta di celeste. Quella di Liubov che ho incontrato è la più bella. Si vergogni. Chissà. O se la voglia di fuga sia stata più forte della paura di essere catturato? Magari li hai pure votati......mi auguro che tu non abbia votato pci, perche' un mandante dello sterminio dei soldati italiani prigionieri era quel porco di togliatti, il capo. Ho avuto grandi problemi da ragazzina perché a scuola mi deridevano, mi chiamavano ‘l’italiana’ e mi accusavano di essere figlia di un invasore. Una cronista locale, Elena Zelenina mi  racconta la storia: “Un camionista di Vicenza, Giuliano Colcera, una sera a Usgorod è avvicinato da un vecchio di circa settant’anni, piuttosto basso, capelli bianchi, occhi bruni, naso tarchiato. Tra eroismi, atti di umanità, ma anche gesti di crudeltà inauditi, una generazione scomparirà senza lasciare traccia. ONORE ONORE ONORE. Sappiamo anche di altri italiani che si sono fatti una famiglia qui. E' VERO SIETE MORTI IN GUERRA, MA CON ONORE. lei gli rispose che parlavo solom italiano e che avrebbe voluto parlarmi in italiano ma si limitò solo a chiedermi di Padre PIo che era devoto a Padre Pio Voglio fare i coplimenti per il bellisimo sito che da quando ho conosciuto visito spesso. aleramo....critica e' una cosa...invenzioni e calunnie sono altre cose...le mie sono critiche,,le tue calunnie...se uno si deve vergognare quello sei tu.." dozzinale propaganda...si vergogni" l'hai scritto tu o no? C'è qualcosa di molto peggiore della morte. tel. Arrestati sei neofascisti italiani, caccia ai complici. I vincitori hanno compiuto stragi non solo di militari ma di intere popolazioni civili inermi, massacrando indistintamente uomini donne e vecchi e rubando terre beni e case. Ovvio che non esiste censimento perchè si tratta comunque di clandestini e avranno preso le loro precauzioni. La Seconda Via del regista Alessandro Garilli ha portato sul grande schermo la storia degli Alpini italiani che nel 1943 combatterono nella regione russa del Voronež, per loro teatro di guerra e terra di morte. email: stiks@mail.awm.ru, Tv7: l'esercito perduto Alcune foto postate in rete dagli scopritori delle fosse mostrano un femore, delle scatole craniche e altri resti recuperati nei profondi buchi nel terreno scavati per ritrovare i corpi ridotti a scheletri. “Spesso ci arrivano in effetti notizie di italiani che vivono tuttora in Russia o in Ucraina” ammette però Vladimir Galickji, colonnello dell’esercito “ma non è facile rintracciarli. Scrive infatti, improvvisamente cauto:  “Dobbiamo pensare che non esistano in Russia nostri connazionali. Rimpatriano i soldati italiani scampati al massacro. In un'immagine si vede la piastrina italiana di un nostro soldato nato nel 1922. Nell'immediato dopoguerra la vicenda dei soldati italiani in Russia acquistò un posto di primissimo piano nel dibattito politico tra le sinistre e gli ambienti militari e conservatori, che finì per delineare una raffigurazione largamente condivisa della ritirata dell'ARMIR nella coscienza collettiva italiana. Lo guardai bene e chiesi alla mia interprete che quel signore era un Italiano A Kirov due ricercatori scoprono il lager degli italiani: "Potrebbero essere 20mila". Stanotte mi coprirò di neve. La tragedia dei nostri soldati in Russia: lasciati morire solo perché italiani. Poi ci sono altre storie. E, per fortuna, moltissimi sono tornati quindi è chiaro che non potrebbero mai scrivere su certe vicende, anche perchè forse non le conoscono.. Su chi non è tornato, lo sappiamo benissimo, non ci sono certezze. Ciao. Ogni mattina, all'alba, portiamo via i morti, tocca a noi sotterrare i nostri compagni». Per questo credo che continuare a celebrare i partigiani come eroi per avere sconfitto i "cattivi" fascisti usandone gli stessi metodi, se non peggio, sia semplicemente vergognoso! 1)Segue.......si che il Palmiro traditore costituente che faceva e veci di Stalin di cui era braccio destro,di Stalin il sanguinario con un curriculum di (140 milioni di scannati in carriera ) da cui percepiva anche la mercé del traditore, obolo intascato dai traditori!! Poi? ( Chiudi sessione /  Via XX Settembre, 123/a - 00187 ROMA Da Roma la vicenda è seguita da Onor Caduti, la struttura della Difesa, che recupera i resti dei nostri soldati dispersi durante la seconda guerra mondiale. Per cui posso escludere nel modo più assoluto che dei nostri prigionieri sussistano tuttora in Russia, ospiti di famiglie private, come credono molti italiani”. Lì c’era un gulag e lì sono stati sepolti 62 italiani in due cimiteri. Per me quel signore era un italiano anche la mia interprete lo disse Come poteva conoscere Padre Pio. Probabilmente si tratta di miracolosi superstiti della tragica ritirata. Due ricercatori russi, Alexey Ivakin e Andrey Ogoljuk, hanno cominciato a scavare in giugno, come ha scritto ieri il quotidiano di Trieste, il Piccolo. i miei genitori hanno sempre sperato che il loro figlio dato x disperso si fosse rifatto una vita in russia,anche perchè in una delle ultime lettere e fotografie spedite da Millerovo vi erano delle belle ragazze,e mio fratello diceva che la gente là era buona. A proposito di soldati italiani in Russia, ieri sera, in un raptus masochista, ho visto la trasmissione D-Day su Rai3, condotta da tale Tommaso Cerno. Sorprende il racconto di quel che accadde a coloro che avevano avuto la fortuna di sopravvivere e di tornare in Italia. Anche se ancora esistono vecchi nostalgici, soprattutto comunisti anche se si assottigliano di numero per problemi di età. L'elenco dei dispersi in Russia negli archivi dell', Armir e campi di prigionia sovietici: le bugie della propaganda smontate da fonti insospettabili – noicomunisti, https://letteredon.wordpress.com/2014/01/29/quelli-che-sono-rimasti/, ARMIR e campi di prigionia sovietici: le bugie della propaganda smontate da fonti insospettabili | Aurora, Quel tesoro nascosto nei sotterranei della Lubianka, Notizie sul fante Bruno Moser: le cerca il pronipote, A Cargnacco sabato 2 marzo cerimonia di tumulazione della salme recuperate a Kirov. Magari qualcuno…si è fatto convincere dalle implorazioni di chi lo ha oltretutto salvato…, non ricordo dove ho letto del caporal maggiore betti alpino di bergamo dato per disperso il 26/01/1943 che un compagno reduce insisteva nel dire che lui era vivo e che nel luglio del 1944 e viveva presso una famiglia in russia. Prime iniziative a favore dei prigionieri irredenti. na e si conoscesse la sorte delle migliaia di italiani che dalla Russia non tornarono. Secondo l'Unione nazionale italiana reduci di Russia, «il campo di prigionia o lager n. 1149 di Belaja Kholuniza si trovava in una cittadina situata nella Regione di Kirov nel versante europeo degli Urali. ilsorpasso...sempre onore come ho gia' scritto a TUTTI I NOSTRI CADUTI..soldati del regno..soldati della RSI soldati delNuovo Regno del Sud..Forze Partigiane...tutti combatterono e morirono pensando al bene superiore dell'ITALIA..CI FURONO TANTI CHE MORIRONO DALLA PARTE SBAGLIATA...ma non furono loro a sbagliare...furono coloro che li ingannarono..coloro che nel 40 iniziarono una guerra con soldati armati di apriscatole..pensando la guerra fosse una cosuccia di qualche mese... coloro che nel 43 furono convinti a difendere il loro duce dai "traditori"..quandoinvece era il loro duce ad aver tradito l'Italia sottomettendosi a guidare pro forma una repubblica fantoccio asservita ai tedeschi..e ch come prima decisione..alieno' trentino e venezia giulia a favore del III REICH.. QUESTA E' STORIA AMICI..DISPIACCIA O NO..per questo..troverete smepre violenti post da parte mia contro chi inneggia ad un criminale malato..traditore e codardo, SIETE PARTITI COL SORRISO E LA GIOIA DI RITORNARE SUBITO DA VINCITORI ONORE A VOI RAGAZZI CHE NON AVETE CONOSCIUTO LA MORTE DI DROGA. maurizio mi ha detto che la julia il 23/01/43 era nella zona scheljakino Mancarono all`appello 84.830. Nina Ivanovna Kosykh cerca di nascondersi, poi racconta: “Sono nata il 31 maggio del 1943. QUANTI SONO IN CGIL? E così il film non lascia il minimo dubbio sulla presenza dei soldati italiani rimasti in vita in Russia. E’ venuta da me per cercare di sapere chi è il padre, magari voi potete aiutarla”. PENSO ALLE VOSTRE PAROLE QUANDO ERAVTE IN RUSSIA CON UN FREDDO CANE TREMENDO. Informazioni sul documento fai clic per espandere le informazioni sul documento. In paese si diceva che fosse vissuto presso una famiglia di contadini in Russia o Ucraina, lavorando come collaboratore. A Kirov sono arrivati i prigionieri ungheresi, italiani, romeni, tedeschi finiti in mani russe nel 1942-1943, durante e dopo la battaglia di Stalingrado e la liberazione di Voronezh. Molti dubbi per Frango La Guidara, autore di “Ritorniamo sul Don” edito nel 1963:“Nell’agosto del 1960 incontrai numerosi ex soldati dell’Armir dispersi in Ucraina e là trattenuti abusivamente. Insomma, quelli che avrebbero deciso di restare. Insomma, quelli che avrebbero deciso di restare. Allora. Mio padre, disperso, ma rientrato in Italia, a piedi, dopo un paio di anni, mi raccontava di essersi nascosto presso alcune “isba” massimo per una notte, perchè rischiava di essere denunciato! Soldati italiani di tutte le armi, raccontano attraverso gli ultimi ricordi, i giorni tragici del dicembre 1942 e gennaio 1943. Data … Nina si commuove. A meno quaranta gradi uomini e muli camminano tra una isba e un villaggio, attraverso mitragliamenti aerei, attacchi di carri armati e la morte per sfinimento. Peraltro capisco che il Partito le ha ordinato di fare sempre propaganda, a prescindere, quindi trova necessario inquinare anche il ricordo dei nostri Caduti con questa sua dozzinale propaganda. Uno potrebbe essere Sant'Antonio da Padova o la Madonna. CONCORDO, CHEBRUTTAROBA SBAGLI DI GROSSO. E’ molto difficile che qualcuno dell’Armir sia ancora vivo. E voi che ritornate a casa pensate qualche volta a questo cielo di Cerkovo. Nei casi ufficiali, la storia è nota. E poi li chiudevano in carri bestiame piombati senza cibo e acqua per giorni. A Kirov, 800 chilometri a nord est di Mosca, sono state scoperte delle fosse comuni dei soldati dell'Asse, compresi italiani, rimasti sepolti per oltre 70 anni. grazie. Ci vediamo stasera e vi racconto la mia vita”. Meno male che queste costole del socialismo (nazismo, Fascismo e comunismo), tre facce della stessa medaglia, sono ormai morte e sepolte. che avrebbe desiderato molto andare da lui. Mail: dss.direttore@onorcaduti.difesa.it Alla trasmissione partecipa anche Mieli, che ha fatto interventi seri, defeliciani direi, ma poi Mieli viene ignorato e si passa alla solita storia da rai3. QUANTI VOTANO EX PCI? Sapendo che ero italiano,lo aveva letto su i Poster della pubblicità 495, 29 euro) – sembrerebbe aggiungere nulla o poco all’immane tragedia dei nostri soldati catturati dai sovietici nel teatro orientale del secondo conflitto mondiale. A Kirov, 800 chilometri a nord est di Mosca, sono state scoperte delle fosse comuni dei soldati dell'Asse, compresi italiani, rimasti sepolti per oltre 70 anni. L'ammasso di resti sottoterra si trova non lontano dalla ferrovia. Abbiamo trovato delle ossa per una profondità di 4 metri. Certamente, nella ricerca di una verità cosi lontana, che sembrava ormai sepolta, accanto ai morti vale la pena forse di cercare soprattutto i vivi. Qualcuno sussurra che potrebbe anche trattarsi di disertori. buonasera sig scaccia volevo chiedergli: secondo lei piu’ o meno quanti potrebbero essere i nostri soldati che sono rimasti a vivere in russia,perche’ dai libri che ho letto quando i reduci sono rientrati dalla prigionia molte ragazze hanno implorato che i nostri soldati si fermassero a vivere con loro Quando avevo cinque anni mia madre Marta mi confidò di aver avuto una storia d’amore con un soldato italiano. Non so neppure il nome, non me l’ha voluto dire, ma ogni giorno per anni mi ha ripetuto che era un bravissimo ragazzo, dolce, generoso, portava da mangiare a tutti perché faceva il cuoco. ho pensato anche io a quella localita’ ma il sig. Chissà, forse in quel bosco che abbiamo visto al mattino c’era  anche il padre di Nina, quel cuoco. NELLA TORRE DOVE VIVO CI SONO MOLTI COMUNISTI. E voi che ritornate a casa sappiate che anche qui, dove riposo, in questo campo vicino al bosco di betulle, verrà primavera". stenos,ben detto!e qualcuno ha appena spostato le sedi. molti hanno saputo della fine delle ostilità molti anni dopo, oltretutto. Recentemente mi hanno segnalato, ad esempio, la presenza di un certo Arturo Compalto, ma il suo nome non figura nelle schede sui prigionieri presenti nei nostri archivi». e durante la mia visita in città accompagnato dalla mia interprete mi fermo un uomo con una barba molto lunga e mi parlava in ukraine Questa è, semmai ve ne fosse ancora bisogno, l'ennesima dimostrazione di come sia vero che la storia la scivono i vincitori! Lettera Togliati Su Soldati Italiani in Russia. Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Twitter. E ancor oggi non è salutare parlarne, dopo tanto tempo. MORTE DISGRAZIATA E DISPERATI, MA ONORE A VOI VERI RAGAZZI E CLASSI DI FERRO. Modifica ), Mandami una notifica per nuovi articoli via e-mail. Enter your email address to follow this blog and receive notifications of new posts by email. Tutti negano, ma i soldati italiani letteralmente scomparsi in Russia, cioè quelli di cui non si ha certezza della morte, sarebbero numerosi. “Impossibile” dicono le autorità – perchè ai tempi di Stalin i controlli erano cosi severi che nessuno sarebbe riuscito a nascondersi”. INGINOCCHIAVI VILI CAROGNE ITALIANI CHE AVETE RIDOTTO LA NAZIONE UNO SCHIFO. Magari anche per salvaguardare se stessi. maurizio dal foglio matricolare risulta disperso il 23/01/43 in una localita’ chiamata MIKITIWA o MIKITIWRA che non riusciamo a capire se il nome della localita’è stato trascritto male o altro perche’ non si conosce. Dal mese di gennaio al mese di aprile entrarono nel lager circa 2800 militari: ne sopravvissero non più di … Un giovane soldato morto a soli 21 anni. ( Chiudi sessione /  E MI HA INSEGNATO A PENSARVI E RICORDARVI IN OGNI MONUMENTO CHE VEDO. Dal 1992, grazie a un accordo tra il governo italiano e quello russo, quest’ultimo ha inviato i primi tabulati con i nominativi degli italiani catturati e morti in prigionia. Nel 2016 mi trovavo nella citta di Kolomia in Ukraine per un mio concerto Si presenta: sono italiano, mi chiamo Arturo Campalto. scaccia.ieri pensavo che i nostri soldati rimasti in russia avranno avuto dei figli,che a sua volta saranno stati censiti e forse si troveranno con un cognome italiano.i figli stessi si saranno fatti delle domande sulla loro provenienza o sbaglio? Su un documento d’epoca, si legge: “Nel secondo periodo della prigionia, a partire dall’aprile del ’43, tutti i prigionieri,  suddivisi per nazionalità, furono avviati ai campi. (Giuliano Penco, 1943). !comunisti coop Italiani (per aggregarci da servi all'URSS) e intascato dai medesimi dal 46 al 89, quando finalmente è caduto muro e il loro criminale terroristico regime,dopodiché i loro residuati LADRI!! 4 Il numero approssimativo di cadaveri potrebbe essere 15-20mila» scrive Ivakin, uno degli scopritori. La vita dei soldati italiani sul fronte russo. Questa tesi è anche avvallata da Reginato, che tornò in Italia nel ’54, dopo 12 anni di campi di concentramento, prigione e gulag. Anzi incontrarono seri ostacoli perchè in Unione Sovietica, che pure era sotto il regime di Kruscev, dominava ancora il furore voluto da Stalin”. Caricato da Raffaele Imbrogno. 10 luglio 1941. Sono state tumulate al Sacrario militare di Cargnacco, in provincia di Udine. Impossibile dicono le autorità - perchè ai tempi di Stalin i controlli erano cosi severi che nessuno sarebbe riuscito a nascondersi. Grazie all'interessamento degli appassionati friulani e della parlamentare del Pd, Laura Fasiolo, è stato coinvolto il ministero degli Esteri.

Domanda Mobilità Ata 2021/22, Storia Sull' Indifferenza, Numero 51 Yu Gi Oh, In Lavorazione Presso Il Centro Scambi Internazionale Tempi, Calcolo Detrazioni Pensione 2021, Griglie Osservazione Su Base Icf Scuola Infanzia, Migliori Giochi Online Pc, Vallanzasca Film Streaming Altadefinizione,